lunedì 10 gennaio 2011

Diossina dalla Germania - Cosiderazioni

Ci risiamo!!
Ecco un altro allarme su prodotti alimentari: uova e mangimi contaminati dalla diossina.
Sono sicuro che tra qualche settimana, anche questo scandalo verrà dimenticato e gli italiani continueranno a consumare, come facevano prima, alimenti senza domandarsi che cosa portano effettivamente sulle loro tavole.
Il livello di attenzione deve sempre essere alto, e non limitarsi solo a livelli eccessivi di diossina contenuta negli alimenti: siamo sicuri che gli alimenti, che ora sono sotto osservazione, non contengano sostanza altresì dannose alla salute dell'uomo?
Pensiamo a tutti i medicinali che vengono impiegati nell'allevamento delle galline ovaiole: siamo certi che non abbiano conseguenze sull'uomo?

mercoledì 22 dicembre 2010

Simboli raccolta differenziata

Siamo sicuri di fare una corretta raccolta differenziata?
Sappiamo interpretare correttamente i simboli riportati sugli imballaggi?

Ho trovato questo documento in Rete che schematizza i simboli per la raccolta differenziata.

Piccole azioni concrete

Volevo elencare un piccolo insieme di piccole azioni che ciascuno di noi può mettere in atto per ridurre la propria impronta ecologica.
1) Cercare di usare la bicicletta al posto della macchina, oppure prendere i mezzi pubblici.
2) Non usare l'ascensore, ma fare le scale.
3) Evitare di usare oggetti 'usa e getta'; ad esempio, portarsi in ufficio un bicchiere di vetro o una tazza, per bere l'acqua, anziché usare bicchieri usa e getta.
4) Fare la spesa al mercato rionale anziché in qualche supermercato.
5) Sostituire le lampadine ad incandescenza, presenti nella propria abitazione, con lampadine a basso consumo energetico.
6) Cercare di produrre qualcosa, partendo dagli elementi base; ad esempio, in casa si può fare con poco sforzo, il pane, la pizza e lo yogurt.
7) Preferire alimenti biologici e sfusi.

La lista precedente non è certamente esaustiva, ed elenca solo alcune azioni in cui ciascuno di noi si può cimentare con poco sforzo.
Se voi ne applicate anche altre, potete elencarle rispondendo al post.

martedì 21 dicembre 2010

La scelta vegetariana

E' ormai scontato che per diminuire la propria impronta ecologica, l'unica strada 'alimentare' percorribile sia quella vegetariana.
Ecco un po' di dati: un miliardo e 600 milioni di persone non hanno accesso all'acqua potabile, oltre 2 miliardi non hanno accesso ad alcun servizio sanitario, almeno 1,8 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno per malattie legate alla scarsità e all'uso di acqua poco pulita.
In questo contesto, l'agricoltura consuma globalmente il 70% dell'acqua dolce disponibile e ne inquina altrettanta con le deiezioni degli animali da allevamento, gli erbicidi e i concimi chimici.
Per produrre 1 Kg dei seguenti cibi vengono consumati: 15-20.000 litri per la carne bovina, 6.000 litri per la carne di maiale, 2.000 per produrre 1 lt di latte e poche decine di litri per produrre delle lenticchie; ovviamente, oltre ai dati precedenti, occorre anche considerare l'inquinamento causato dal trasporto degli animali vivi, o delle loro carni, e le sofferenze inflitte agli animali. Ulteriori informazioni le potete trovare nel seguente sito.

Già nell'antica Grecia, nella Repubblica di Platone, Socrate espone a Glaucone l'alimentazione ideale per gli uomini della città del futuro: focacce di frumento e orzo, olive, formaggio di capra, cipolle, legumi, dolcetti di fichi, bacche di mirto, ghiande arrosto e un po' di vino. Ma Glaucone vuole la carne, e allora Socrate, anticipando i motivi ecologici del vegetarianesimo, gli spiega che, per mangiare carne, "avremo bisogno di molti maiali e di guardiani, e poi saremmo costretti a ricorrere più spesso ai medici. E gli allevamenti richiederanno spazi nuovi, sottraendo terreno all'agricoltura. Così, la città sarà costretta ad invadere i paesi vicini ed a fare la guerra" (questo collegamento tra alimentazione carnea e guerra fu visto anche da Pitagora, il quale sosteneva che "finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro").

venerdì 17 dicembre 2010

Prime tappe del viaggio

E' molto importante darsi degli obiettivi.
Un viaggio senza meta non si può definire tale e, soprattutto se si tratta di un lungo viaggio, è quantomai indispensabile definire delle tappe.
Una delle primissime tappe del viaggio verso la decrescita e la diminuzione della mia impronta ecologica, è stata l'eliminazione delle bottiglie di plastica per l'acqua minerale. Ho deciso di passare alla caraffa filtrante, e sono ormai 2 anni che la usiamo in famiglia.
L'eliminazione delle acque minerali in bottiglia, è una cosa alla portata di tutti, ed evita che queste bottiglie facciano svariate centinaia di Km per arrivare alla nostra tavola.
Per farci riflettere, la COOP ha anche realizzato uno spot che trovate al seguente link

giovedì 16 dicembre 2010

Business del biologico

Molti pensano che basti acquistare cibo biologico per avere la coscienza a posto, per quanto riguarda ambiente e salute.
Purtroppo non sempre è così: recentemente mi è capitato di andare in una di queste botteghe che vendono prodotti biologici, dai detersivi alla verdura.
Ho fatto qualche domanda sulla provenienza di quei prodotti, e sono rimasto allibito:
la frutta e la verdura (biologica) provenivano da una cooperativa siciliana e il latte biologico, udite udite, dalla Germania!!!
Saranno stati pure prodotti biologici, ma quale impatto ha sull'ambiente il loro trasporto per giungere agli scaffali di quel negozio??
Come consumatori abbiamo un grande potere: quello di poter decidere noi dove spendere i nostri soldi e quali prodotti e di quali aziende acquistare.
Non bisogna mai smettere di informarci e di domandare, prediligendo prodotti biologici, ma che siano anche a Km 0.